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La Rivoluzione è donna
Dedicato a tutte le Dulcinee del mondo
Don Chisciotte


Rivolgendo lo sguardo all'anno che ci sta lasciando, vedo nitide figure di donne.
Nei loro occhi colgo sentimenti di felicità e gioia, angoscia e paura, coraggio e incoscienza.
Sui loro corpi vedo riflessa la fonte del desiderio, dove trovano approdo l'amore e l'odio, la tenerezza e la ferocia.
Sento le urla di disperazione di una donna strappata alla vita in una strada buia di una periferia degradata.
Vedo una donna che con il proprio corpo, nel tentativo di soccorrerla, sbarra la strada alle vetture di passaggio.
Ammiro lo sguardo determinato di una donna, di un paese lontano, decisa a non abbandonare il suo popolo, pur costretta da anni, da troppi anni oramai, alla prigionia nella propria abitazione, da parte di una brutale giunta militare.
Ascolto le parole di una donna coraggiosa, anch'essa di un paese lontano, che senza ipocrisie e tentennamenti, denuncia, guardandoli negli occhi, i signori della guerra, che stanno massacrando il suo popolo.
Apprezzo la trasparenza di una donna che corre per la leadership di un grande partito, pur sapendo che non potrà mai essere sua.
Osservo il passaggio di una moltitudine di donne, che denunciano il fatto che la violenza contro di loro, nasce fra le mura di casa, nelle famiglie, ancor prima che nelle strade.
Piango di fronte a donne costrette a muoversi a quattro zampe dopo essere state stuprate e torturate, le articolazioni spezzate e calcificate, con brandelli di plastica che proteggono loro le ginocchia e i palmi delle mani.
Mi inchino davanti alla dignità di un'anziana donna, conosciuta in tutto il mondo, perché al mondo tutto, ha dato tanto, insultata e vilipesa, nel luogo della più alta rappresentanza del bene comune, che tutti dovremmo rispettare.
Annichilisco di fronte a donne che affittano il proprio corpo e cervello pur di apparire ad ogni costo, confondendo la bellezza e la sincerità con la volgarità e la banalità.
Sono a conoscenza di donne condannate a frustate perché vittime di stupri e di altre condannate alla lapidazione per aver amato.
Penso alle donne rinchiuse loro malgrado, tra le mura di casa, nella stretta cerchia famigliare, nascoste da teli di stoffa o costrette a denudarsi e mostrarsi per strada, sempre e comunque contro la loro volontà.
Leggo di donne, qui nella mia città, uccise a fucilate dal marito, aggredite in un vicolo alle sei di mattina e denudate, picchiate in vicoli abbandonati.
Questo è quello che vedo alle mie spalle, insieme a un oceano di ipocrisia, indifferenza, arroganza, ignoranza, povertà culturale.
Di fronte a me, un cielo azzurro macchiato qua e là di nuvole bianche, la brezza del mattino è pungente. Tiro un profondo sospiro, un sorriso mi contorna il viso, mentre il sole sorge all'orizzonte. Tornano alle mente i tanti visi di donna incontrati nell'anno che ci ha lasciato e con essi un pensiero: la rivoluzione è donna.


la rivoluzione

Buon anno a tutti
Don Chisciotte


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  31 dicembre 2007